Cosa sarà dell'arte (durante e) dopo il Covid19? Cosa cambia nella fruizione?
Le riflessioni sono tante, alcune prevedibili, altre meno.
Le riflessioni sono tante, alcune prevedibili, altre meno.
Credo che ogni artista abbia avuto un tempo dilatato e urgente per poter riflettere, ripensare e progettare il proprio presente e il futuro.
Personalmente sono convinta che, per la fruizione in rete, si debba trovare un linguaggio "nuovo", per questo ho iniziato a lavorare, e ho portato a termine, inaugurandolo lo scorso sabato 9 maggio, alle ore 17, questo mio PROGETTO ARTISTICO MULTIMEDIALE ONLINE, attualmente visibile sul mio sito, sul canale Youtube e Telegram Daniela Montanari Artista e sui miei profili social (FB, TW, INSTA).
Credo fermamente che la fruizione della pittura con la sua fisicità, il suo impatto, il suo odore, i suoi riflessi, i suoi allestimenti, non possa essere sostituita in alcun modo dal digitale, se non crerando un prodotto completamente diverso.
Per questo, dall'inizio ho specificato come il mio Progetto fosse un contenuto a sé e non l'ho mai paragonato ad una "mostra virtuale". Ho voluto però avvalermi del mio critico di fiducia per la presentazione e creare un evento in una giornata e orario tipico dei vernissage per rendere chiaro come fosse comunque una emanazione del mio operato in questo preciso tempo.
Bagliori di luce in un momento storico di penombra.
Nel
lontano 2014, sul portale della casa Editrice Tempovissuto, con il
ricercatore Marco Papasidero avevo organizzato un percorso tematico
suddiviso in stanze, dove immagini di miei dipinti erano accompagnate
da suoi componimenti poetici. Il titolo di allora, Illuminazioni,
mostra come la luce sia da sempre il filo conduttore della mia
produzione artistica.
Torniamo sull'argomento accennato del Progetto e specifichiamo... Potremmo
pensare che fruire
arte, nata come pittorica, attraverso un video, sia un controsenso,
perché interviene un filtro che parrebbe minare irrimediabilmente il
rapporto con la fisicità della pittura.
E il Progetto, appunto, non è
nemmeno questa volta una mostra online, ma
si configura come un'opera unica:
22 minuti di immagini di miei dipinti, disegni, incisioni e musica
inscindibilmente uniti. La scansione non è cronologica rispetto alla
mia produzione, ma unicamente dettata dall’assonanza con la musica
e dal messaggio che intendevo veicolare. Il percorso si apre comunque
con una delle mie prime opere pittoriche importanti, del tempo degli
studi in Accademia, e si chiude con la grande commissione della fam. di Teresina Gattella, in memoria di Barbara e Saverio, installata pochi mesi fa nella parrocchia del quartiere Cava.
La
mia pittura si muove da sempre nell'ambito di uno spazio/tempo più
mentale che fisico, perché si confronta con le categorie che
rimandano al sogno, alla fantasia, alla rêverie, ma in continuo
rapporto al vissuto quotidiano.
Lo
spazio/tempo sul quale ci siamo incamminati è quindi una terra
di mezzo, un piano
inclinato, privilegiato, che per questa sua natura apparentemente
“impropria” permetterà alla pittura di fondersi con la musica e
consentirà a tutti di partecipare, da qualunque luogo e in qualunque
momento, dilatando queste categorie con le quali la mia pittura
dialoga da sempre.
Il
brano musicale
che ho voluto utilizzare è un inedito
del cantautore forlivese Alberto Solfrini,
che collaborò con altri musicisti internazionali. Amico fraterno,
nel 2005 volle comporre un brano rimasto inedito di circa un’ora e
mezza appositamente per la mia pittura.
L'evento
si è avvalso, come anticipato, della Video presentazione del Prof. Enzo Dall'Ara,
critico e storico dell'arte forlivese di respiro internazionale, che,
con la generosità che lo contraddistingue, si è reso subito
disponibile.
Buona visione!
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