A pochi giorni dall'anniversario
della nascita di Giacomo Leopardi,
poeta grandissimo che ho letto,
leggo ed amo infinitamente,
ecco l'"idillio perfetto",
una delle liriche fondamentali
dei suoi Canti.
Davvero perfetto,
anche dal punto di vista della suggestione...
« Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare. »
L'idillio fu scritto (addirittura!)
Davvero perfetto,
anche dal punto di vista della suggestione...
« Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare. »
L'idillio fu scritto (addirittura!)
negli anni della sua prima giovinezza
a Recanati, sua cittadina natale.
Qui sotto, il link ad una versione recitata
da Giorgio Albertazzi nel 1993,
che mi piacque ed ancora piace moltissimo.
che mi piacque ed ancora piace moltissimo.
Il manoscritto
L'"ermo colle,
che visitai anni fa
unitamente alla casa natale:
di grande impatto
pensando a come li visse Leopardi
Dall'"ermo colle"
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